Salvatore Manzi, Saluto, 2011, DVD video loop, 01:01, doppia proiezione
Saluto, un video potenzialmente a due canali affrontati nel quale si scorge da una parte il carcere di Secondigliano e dall’altra i parenti di un detenuto che stendono la mano in segno appunto di saluto, egli vuole infatti rendere omaggio a quella che in quel momento gli appare la manifestazione più alta, più evidente e più commovente dell’amore: quello proprio di chi, avendo scoperto che il breve lasso di tempo del tramonto rende visibile l’ombra del suo congiunto attraverso la finestra, si reca periodicamente ed appositamente sul luogo e nell’orario ad hoc onde instaurare una rada ma calorosissima corrispondenza, contentandosi di scambiare un piccolo gesto, di rievocare la presenza del proprio caro solo attraverso il supporto di una sagoma appena riconoscibile. (Taccone Stefano, ExZak, Phoebus, 2014, Casalnuovo di Napoli, p. 90)
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