Salvatore Manzi, Salmi, 2009, audioinstallazione, (voci Lia Manzi e Salvatore Manzi)
Con Salmi – esposta nell’ambito della rassegna de I Cortili dell’arte di Villaricca alla fine della primavera (2009)–, ove un impianto audio emette la voce dello stesso Salvatore Manzi, che, insieme alla sorella poetessa Lia, canta il Salmo 8 sullo sfondo di un ameno giardino reso però inaccessibile da un
cancello, sembra quasi materializzarsi il discorso hegeliano della “coscienza infelice” del cristiano, sospeso tra il tempo e l’eternità; l’imperfezione del mondo e la perfezione di Dio; il dolore di oggi e la gioia di domani. (Taccone Stefano, ExZak, Phoebus, 2014, Casalnuovo di Napoli, p.84)
cancello, sembra quasi materializzarsi il discorso hegeliano della “coscienza infelice” del cristiano, sospeso tra il tempo e l’eternità; l’imperfezione del mondo e la perfezione di Dio; il dolore di oggi e la gioia di domani. (Taccone Stefano, ExZak, Phoebus, 2014, Casalnuovo di Napoli, p.84)