MONTAGNE COSMICHE
Montagna cosmica è l'espressione attraverso la quale gli storici delle religioni designano quelle montagne, spesso mitiche, che nelle religioni e nelle loro mitologie vanno ad assumere il ruolo di Axis Mundi, centro e spesso pilastro del mondo e luogo di unione del Cielo con la Terra, e talvolta anche con gli inferi, quindi luogo della sua stabilità e da cui si dipartono le direzioni cardinali.
In qualsiasi paesaggio le montagne sono grandi presenze e quasi tutte le popolazioni del mondo le hanno rivestite di sacro. Le montagne sono cariche di simboli e dunque sollecitano facilmente gli “archetipi” del nostro io profondo. La «Montagna Sacra» si trova al centro della cosmologia e della geografia sacra di molte forme religiose, dalle più arcaiche tradizioni sciamaniche, dalla Grecia antica all’Islam arabo-persiano, dall’India hindu all’Iran zoroastriano, dalla Cina taoista al Giappone scintoista e buddhista, le culture amerinde dell’America settentrionale.
Con le grandi religioni monoteiste, la “Montagna” rappresenta l’asse cosmico, il posto sacro dei sacrifici e delle rivelazioni.
La parola sacro deriva dalla parola latina sacer. Il suo significato in latino è ambivalente indica ciò che è consacrato agli dei ma anche ciò che suscita orrore. Il monte così può significare ascesi, distacco dal materiale, e simboleggiare la tensione dell’uomo verso la divinità che abita i cieli. Per la religione ebraica e la cristiana il monte è sacro perché in quel luogo, dove si immagina più vicino il creato al Creatore: nella Bibbia il Monte, è sovente un luogo si svolgono avvenimenti speciali, rivelatori, è luogo di particolare vicinanza di Dio.
Montagna cosmica è l'espressione attraverso la quale gli storici delle religioni designano quelle montagne, spesso mitiche, che nelle religioni e nelle loro mitologie vanno ad assumere il ruolo di Axis Mundi, centro e spesso pilastro del mondo e luogo di unione del Cielo con la Terra, e talvolta anche con gli inferi, quindi luogo della sua stabilità e da cui si dipartono le direzioni cardinali.
In qualsiasi paesaggio le montagne sono grandi presenze e quasi tutte le popolazioni del mondo le hanno rivestite di sacro. Le montagne sono cariche di simboli e dunque sollecitano facilmente gli “archetipi” del nostro io profondo. La «Montagna Sacra» si trova al centro della cosmologia e della geografia sacra di molte forme religiose, dalle più arcaiche tradizioni sciamaniche, dalla Grecia antica all’Islam arabo-persiano, dall’India hindu all’Iran zoroastriano, dalla Cina taoista al Giappone scintoista e buddhista, le culture amerinde dell’America settentrionale.
Con le grandi religioni monoteiste, la “Montagna” rappresenta l’asse cosmico, il posto sacro dei sacrifici e delle rivelazioni.
La parola sacro deriva dalla parola latina sacer. Il suo significato in latino è ambivalente indica ciò che è consacrato agli dei ma anche ciò che suscita orrore. Il monte così può significare ascesi, distacco dal materiale, e simboleggiare la tensione dell’uomo verso la divinità che abita i cieli. Per la religione ebraica e la cristiana il monte è sacro perché in quel luogo, dove si immagina più vicino il creato al Creatore: nella Bibbia il Monte, è sovente un luogo si svolgono avvenimenti speciali, rivelatori, è luogo di particolare vicinanza di Dio.
Monti cosmici, 2018, tempera su tela, 30x30 cm. Courtesy Enzo Di Marino