Zak Manzi (Salvatore Manzi, Angelo Rossi), Flash Art, 1999-2000, rivista apocrifa, Galleria T293, Napoli
Zak Manzi dal 15 al 30 giugno 2001 ha esposto 1200 copie di Flash Art incellophanati, imballati o incorazzati, in una parola “celati”, nella galleria T293 a Napoli. Ognuno di quei Flash Art, frutto del genio di Zak Manzi (e/o Angelo Rossi), ha il valore commerciale di 120.000 lire, ed è il primo numero delle stagioni fredde di quest’anno (autunno 2000 – inverno 2001).
Impossessarsi di un primo numero incellophanato e firmato (sul cellophan) dall’artista, non vuol dire semplicemente conservare un’opera d’arte, ma un pezzo da collezione. Aprendolo è una rivista molto interessante ma, chiuso, non è affatto una semplice copia, ma un opera e una rarità. Una “non copia” (costa persino 10 volte in più all’originale) … uno strano inedito. All’interno si parla di e sono annunciate mostre inedite di artisti esistenti. Inedite nel senso che, se non le avete mai viste, forse non le vedrete mai, perché molte di queste mostre sono solo immaginate per gli artisti o sognate dagli stessi e pubblicate da Angelo e Zak; altre sono vere; altre già passate. Questo stesso Flash Art è una sorta di falso inedito di Zak, perché a realizzarlo è stato Angelo Rossi. (Genny Capitelli su Exibart, Il non plagio di Zak Manzi, 16 novembre 2001) |