Salvatore Manzi, Ero solo, sono solo, sarò solo, 1995 - Veduta dell'installazione, Accademia di Belle Arti di Napoli - Quarta Pittura
Sulla stessa lunghezza d'onda dell'opera Mi sento solo questa installazione di Salvatore Manzi continua ad interrogarsi sul significato di alcuni simboli della tradizione classica della pittura: il tema della cornice, del soggetto, del significato, del fruitore, della spettacolarità dell'opera. L'artista realizza un piccolo palcoscenico in legno, di circa 2x2x2 metri, lucidando con cera le tavole interne. Al centro del palcoscenico fissa con del nailon una cornice indorata a foglia d'oro dal padre. Di fronte realizza quattro panche di legno. Manzi mette in scena tre "spettacoli", per tre volte invita persone ad accomodarsi per contemplare le tre frasi. In questo lavoro emerge la personale condizione di inquietudine e solitudine di quegli anni dell'artista.