CASTEL SANT’ELMO
Tempo interiore
Rosy Rox
Rosy era sorridente all'inaugurazione, lo eravamo in tanti. Sembravamo felici, eppure, al posto delle lancette si muovevano coltelli. Ha pensato ad un tempo senza scampo, forse per questo interiore.
Forse il tempo esteriore è proprio quello dei sorrisi, delle congratulazioni, dei brindisi, della festa.
Dentro, le lame, si muovono con impulsi imprevedibili, vanno avanti e dietro, meglio prendere distanza.
Dentro il tempo, fuori da quel vento, da quel misterioso freddo di fine maggio.
Tempo interiore è l'opera dell'artista Rosy Rox che ha vinto la II edizione del Concorso Un'opera per il Castello
Venerdì 24 maggio 2013 inaugura il progetto, che si ricollega allo “spirito del luogo”, ne ripercorre simbolicamente la memoria.
Crea un cortocircuito temporale (tra presente passato e futuro) passando per le varie epoche del castello e ricollegandosi al nostro presente.
Con un movimento circolare e tagliente, ripercorre varie fasi della repressione della libertà dell’animo umano.
Ripercorre i tracciati del dolore, della ricerca di libertà assoluta, scandisce un tempo dolorante.
Ci invita a una riflessione sulle crudeltà prodotte, tra le ombre della civiltà, nei confronti della diversità, dell’altro, della libertà di pensiero.
Un Gesto circolare che è, inoltre, contrassegno temporale, scansione della vita e della morte, che attraversa il crudele, l’atroce e il perverso: mondi sotterranei dell’umano, questi, da esplorare e da evidenziare per far risaltare la purezza dell’animo umano che coincide, sempre, con una sofferenza sottile. (A.Tolve)
Le lancette come passato presente e futuro si muovono in movimento circolare e caotico nei due sensi orario e antiorario creando una porta temporale che apre al percorso della coscienza come elaborazione diretta e non mediata di un insieme complesso di dati.
Lo scandire del tempo e la pausa silenziosa che ci porta a quell’aprirsi di infinite possibilità.
L’opera attraverso un’analisi sulla repressione crea una congiunzione simbolica tra passato e presente.
Il passato che si insinua nel contemporaneo attraverso continui rimandi, ci invita a riflettere sulla condizione del nostro presente. (Rosy Rox)
Rosy Rox, Napoli, Italia - vive e lavora a Napoli.
Tempo interiore
Rosy Rox
Rosy era sorridente all'inaugurazione, lo eravamo in tanti. Sembravamo felici, eppure, al posto delle lancette si muovevano coltelli. Ha pensato ad un tempo senza scampo, forse per questo interiore.
Forse il tempo esteriore è proprio quello dei sorrisi, delle congratulazioni, dei brindisi, della festa.
Dentro, le lame, si muovono con impulsi imprevedibili, vanno avanti e dietro, meglio prendere distanza.
Dentro il tempo, fuori da quel vento, da quel misterioso freddo di fine maggio.
Tempo interiore è l'opera dell'artista Rosy Rox che ha vinto la II edizione del Concorso Un'opera per il Castello
Venerdì 24 maggio 2013 inaugura il progetto, che si ricollega allo “spirito del luogo”, ne ripercorre simbolicamente la memoria.
Crea un cortocircuito temporale (tra presente passato e futuro) passando per le varie epoche del castello e ricollegandosi al nostro presente.
Con un movimento circolare e tagliente, ripercorre varie fasi della repressione della libertà dell’animo umano.
Ripercorre i tracciati del dolore, della ricerca di libertà assoluta, scandisce un tempo dolorante.
Ci invita a una riflessione sulle crudeltà prodotte, tra le ombre della civiltà, nei confronti della diversità, dell’altro, della libertà di pensiero.
Un Gesto circolare che è, inoltre, contrassegno temporale, scansione della vita e della morte, che attraversa il crudele, l’atroce e il perverso: mondi sotterranei dell’umano, questi, da esplorare e da evidenziare per far risaltare la purezza dell’animo umano che coincide, sempre, con una sofferenza sottile. (A.Tolve)
Le lancette come passato presente e futuro si muovono in movimento circolare e caotico nei due sensi orario e antiorario creando una porta temporale che apre al percorso della coscienza come elaborazione diretta e non mediata di un insieme complesso di dati.
Lo scandire del tempo e la pausa silenziosa che ci porta a quell’aprirsi di infinite possibilità.
L’opera attraverso un’analisi sulla repressione crea una congiunzione simbolica tra passato e presente.
Il passato che si insinua nel contemporaneo attraverso continui rimandi, ci invita a riflettere sulla condizione del nostro presente. (Rosy Rox)
Rosy Rox, Napoli, Italia - vive e lavora a Napoli.